Imprenditorialmente…

teamGli imprenditori di successo del giorno d’oggi sono una faccenda contraddittoria.  Possono odiare i dettagli, ma tendono a essere molto organizzati.  Amano la loro indipendenza e libertà, ma riconoscono che, in larga misura, il loro successo dipende da un lavoro d’equipe e dalla lealtà e dagli sforzi degli altri.  Vogliono dirigere lo show, ma appena hanno successo, le loro aziende diventano sempre più controllate dal gruppo manageriale che hanno nominato.  Amano rimboccarsi le maniche, essere coinvolti, e fare tutto da sé e tuttavia, alla fine, devono in gran parte delegare perchè tutto venga fatto.

Di conseguenza, la personalità imprenditoriale vincente comprende una curiosa mescolanza di ingredienti.  Molti imprenditori di successo possiedono un tocco di introspezione, un goccio di capacità da showman, e una forte dose di energia, adattabilità e amore per l’avventura.  Questi ingredienti esistono sia combinati in una sola persona o fra individui che si mettono insieme in una nuova impresa.

apparelCosì, quando nei primi anni ’90 iniziai a percorrere l’Est europeo alla ricerca di nuove manifatture di abbigliamento da impostare con standard occidentali, per conto di imprese italiane, e per ovviare all’handicap di essere l’ultimo arrivato nel commercio del settore (oltre che il più piccolo…), ero da solo e amavo l’avventura!

cooperazioni-intQuando più tardi sull’onda del nuovo europeismo (la costituzione dell’UE nel ’92), cominciai ad utilizzare le mie conoscenze commerciali, nel frattempo acquisite nei paesi dell’Est (i più difficili da gestire, a quel tempo, sotto i principali aspetti professionali; economico – fiscale – comunicazionale) e le nuove attitudini import-export – per impostare un’attività, all’epoca piuttosto innovativa, basata sui servizi di cooperazione internazionale – imparai a relazionarmi in modo nuovo; appresi, dai funzionari delle varie direzioni della Commissione Europea con i quali via via comunicavo, l’importanza della condivisione (che allora si chiamava collaborazione, cooperazione), rendendomi conto che, affiancarsi a degli esperti ogni qualvolta ce n’era bisogno, costituiva il segreto per imparare sempre di più e riuscire utili alle imprese e più in generale alle persone. Ora, avevo acquisito un nuovo ingrediente: l’adattabilità. E non ero più solo…

europe-projectDa li allo sviluppo di progetti comunitari il passo fu breve, fu sufficiente fare attenzione a quello che proveniva da Bruxelles e dare libero sfogo ai propri interessi; questo, unitamente ai bisogni che l’UE aveva necessariamente alimentato in ogni Paese Membro, diede come  risultato la possibilità di rispondere alle nuove necessità socio-politiche del momento in modo estremamente creativo e dinamico. Fu il momento in cui si stavano diffondendo le nuove Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC) e c’era il bisogno di estendere, o forse è meglio dire “inglobare”, le competenze tecnicomunicazionali e di conseguenza espandere i confini della collaborazione. Ma le necessità da soddisfare provenivano  in gran parte dalla Pubblica Amministrazione (PA – “eGovernment“) e il dialogo con “loro” non era propriamente lineare, andava studiato e appositamente modellato… quindi, ecco farsi strada una certa dose di introspezione, buona per misurare le proprie e le altrui potenzialità: e il gruppo e le interazioni erano esponenzialmente cresciuti.

pane-e-ticOggi le TIC sono pane quotidiano. La comunicazione risulta così elaborata, anche per l’utente meno esperto, che – cose come il fax, la posta tradizionale, le brochures cartacee e più in generale la carta stampata –  non riescono più a svolgere quella mansione di “messaggero” che avevano fino a pochi anni fa…
Anche la TV sta via via perdendo terreno continuando, come sembra, sulla via dello “spot impertinente”. Imperversano le comunità virtuali e sempre più spesso vediamo imprese (sia medie che grandi aziende) che si propongono all’interno dei social-networks, conscie del fatto che le nuove arene della comunicazione sono telematiche e si trovano  in rete.

communityOggi la mia comunicazione avviene in Community e mi piace chiamarla Communitation, volente o nolente un minimo di atteggiamento da showman mi serve, e mi si confà pure: ora sono in possesso di tutti quegli ingredienti che ogni vincente  imprenditore ha bisogno per il suo successo…, e mi accorgo che sono presenti, ben distribuiti, negli individui con i quali mi relaziono giorno per giorno. Non sono più solo, e il gruppo è diventato Comunità!

E l’energia…? Quella c’è sempre stata. In abbondanza, e ci vorranno parecchi decenni prima che si esaurisca…!!

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Talete di Mileto
Socrate - Affinità; vedi "studi"

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